Rivista semestrale della Fondazione Luigi (Gino) Pagliarani, pubblicata: dal nr 1 al nr 12 presso le Edizioni Guerini Associati dal nr 13 presso le Edizioni Franco Angeli .
Il numero 15 della rivista Educazione Sentimentale torna ad occuparsi del tema dell’insegnamento, dell’educazione e dell’apprendimento e lo tratta in due sezioni.
Una prima, denominata Teorizzazioni, costituita da contributi più strettamente teorici e una seconda, denominata Materiali, nella quale sono presentate considerazioni più esperienziali: qui si può trovare la narrazione del corso Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, tenuto da Cristiano Cassani, secondo l’approccio psicosocioanalitico, all’Università di Bergamo, nell’anno accademico 2008-2009.
Questa esperienza ha originato l’idea di strutturare un ulteriore numero della rivista dedicato al tema dell’apprendimento, con il titolo C’entra l’amore con l’apprendimento?
La domanda è strettamente correlata all’approccio psicosocioanalitico e pone il tema della relazione all’interno della dinamica insegnamento-apprendimento.
Nella sezione Materiali si può immaginare di entrare nell’aula universitaria attraverso il racconto che si dipana nelle dieci “lezioni”, verificando come si sono sviluppate per saggiarne le problematiche incontrate momento per momento ed i relativi tentativi di risoluzione all’interno di una stanza che ha visto, in alcuni incontri, anche 140-150 persone. Si può trovare la registrazione di ciò che ha detto il docente, alcuni sviluppi dei temi discussi dai gruppi di lavoro e l’esplicitazione di emozioni vissute nell’itinere: il testo comprende “verità” storiche e “verità” narrative, componendo un “impasto” che può portare ad una sorta di sogno co-narrato e condiviso. Fa seguito a questo testo un colloquio fra due allieve (Elena Giudici e Silvia Rota) ed il docente stesso, che approfondisce ex post alcuni aspetti di base dell’esperienza di Bergamo.
In questa sezione si trovano anche il contributo dell’architetto Michele De Lucchi, che ripercorre la relazione con i suoi “vecchi maestri”, ed espone le linee direttrici che lo portano, oggi, ad essere a sua volta un maestro e la registrazione dell’incontro con Bruno Morchio, romanziere e psicologo, dove vengono enucleati alcuni momenti essenziali della sua vita, in termini di apprendimento.
La sezione Teorizzazioni può essere considerata come un momento istitutivo della tematica insegnamento-apprendimento-educazione. L’epistemologo Gianluca Bocchi propone un contributo decisivo relativo all’“imparare facendo”. Lo storico
dell’economia e della filosofia Giancarlo Origgi propone una definizione, attraverso similitudini e differenze, dei concetti di conoscenza e apprendimento. Le formatrici Dunia Pepe e Paola Terzaroli strutturano una proposta per dare significato alle tante dimensioni del concetto di apprendimento nella società della conoscenza, mentre il filosofo dell’educazione Duccio Demetrio ne indaga gli aspetti relativi all’auto-sviluppo del soggetto e alla scrittura di sé. Lo psicanalista Antonino Ferro ci permette di entrare nella “stanza di analisi” proponendoci una sua “teoria della tecnica”. Infine, lo psicoterapeuta Gianluca Carlini propone un’ipotesi interpretativa del testo che riguarda l’esperienza del corso di Bergamo.
Tra la prima e la seconda sezione, appaiono due immagini: la prima di Humberto Maturana, grande maestro, scattata da PinoVarchetta, e la seconda, curata da
Cristiano Cassani, dedicata alla riedizione del testo di Gino Pagliarani Il coraggio di Venere come ricordo di chi ha insegnato, con amore, a tutti noi a insegnare con amore.
Infine, nella rubrica Recensioni, Carla Weber ci propone la lettura di alcuni testi accuratamente scelti e successivamente inseriti in un percorso costitutivo di senso.
C.C.
18 Novembre, 2010